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Durante gli anni Quaranta, Theodor Adorno e i suoi collaboratori Else Frenkel-Brunswik, Daniel Levinson e Nevitt Sanford condussero una serie di ricerche all'Università della California di Berkeley finalizzate alla descrizione e all'analisi della personalità autoritaria, poi confluite in quest'opera, pubblicata nel 1950, che è considerata una pietra miliare nel campo della teoria della personalità e della psicologia sociale. L'interesse privilegiato della ricerca fu l'identificazione di una nuova "specie antropologica", il tipo autoritario, ovvero quella figura in grado di conciliare idee e capacità di una società altamente industrializzata con credenze irrazionali. Oltre a rappresentare uno studio senza precedenti sulla psicologia della discriminazione sociale e, in particolare, dell'antisemitismo, quest'opera presenta ulteriori motivi d'interesse per il suo collocarsi nella stagione "d'esilio" statunitense patito dalla Scuola di Francoforte proprio a causa dell'ascesa di personalità autoritarie come Hitler e Mussolini.